INVALSI

Nella nostra scuola le prove INVALSI 2015 per le classi 2 sono state svolte da una percentuale molto bassa degli studenti; è stato un fenomeno spontaneo e trasversale, che ha interessato equamente tutte le classi e i corsi di studio (scienze applicate, linguistico e scienze umane). Ci siamo posti il perché di questa tendenza in atto a disertare le prove da parte delle famiglie e le risposte che abbiamo ottenuto da parte di molti genitori sono state diversificate e molto specifiche: che non credono nel valore di questo sistema di valutazione di competenze dei propri figli, che spesso il sistema a test danneggia i soggetti più riflessivi, che i test ingenerano grande stress e ansia e non mettono in evidenza gli aspetti migliori dell’individuo, che i ragazzi con ampie competenze trovano difficoltà a ridurre le proprie conoscenze in una risposta senza possibilità di argomentare autonomamente, che questa modalità di valutazione è totalmente estranea alla cultura e alla educazione scolastica italiana ed è riduttiva, che è criticabile che l’istituto dell’INVALSI venga ampiamente finanziato contro i vigorosi e continui tagli alla scuola pubblica, e che non è sembra auspicabile che tale istituto, come l’ANVUR per l’Università, operi in totale autonomia dal MIUR, nelle nomine dei suoi esperti, nella realizzazione dei criteri, nella somministrazione delle prove e nell’elaborazione dei dati finali.
Di seguito alleghiamo alcuni articoli che esplicitano e approfondiscono queste critiche.

qui di seguito invece riportiamo la lettera dell’Istituto INVALSI ai Presidi relativa alle prove del 2016:

 

… e infine anche una vignetta sul tema:vignetta_INVALSI:

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