Resoconto dell’assemblea di genitori del Vittoria Colonna del 7 dicembre 2016

Il 7 dicembre 2016 un numeroso gruppo di genitori di studenti dei Licei Vittoria Colonna di Roma si è riunito in assemblea per discutere dei temi che hanno portato all’occupazione della scuola da parte degli studenti.

I genitori sono stati ospitati presso l’aula consiliare del primo municipio in Via della Greca 5 e questo è già un primo elemento interessante. Il motivo per cui questi genitori hanno deciso di non richiedere alla scuola l’utilizzo dell’aula magna della stessa risiede proprio nella lamentata scarsa propensione della DS ad un dialogo aperto, sincero e costruttivo. Questo difficile dialogo, lamentato da anni anche dagli studenti, ha portato, lo scorso anno, anche alle dimissioni del comitato genitori, fortemente osteggiato e ostacolato dalla DS.

All’assemblea è intervenuto anche l’assessore alle Politiche Scolastiche del Primo Municipio Giovanni Figà Talamanca per rispondere alle domande dei genitori per quanto di competenza dell’assessorato e comunque per quanto di sua diretta conoscenza.

Quest’anno, anche a seguito degli eventi sismici avvertiti nella capitale, il tema della sicurezza è stato uno degli elementi più sentiti, presente anche come uno dei punti più importanti della piattaforma rivendicativa degli studenti.

I genitori in particolare lamentano:

  • Piano di evacuazione poco conosciuto e comunque inadeguato;
  • L’uso dei laboratori spesso limitato dal fatto che alcuni di essi sono adibiti a classi;
  • Incremento delle classi da parte della DS nonostante le già gravi problematicità legate al numero degli studenti, alla disponibilità delle aule e alle procedure di evacuazione.
    In particolare su questo punto è stato evidenziato che la scuola ha quest’anno istituito 9 classi prime contro le 7 dello scorso anno che tendenzialmente porterà l’istituto ad avere nel prossimo futuro 45 classi!  Questo, come confermato anche dall’assessore, è assolutamente incompatibile con l’attuale situazione. Su questo punto l’assessore Figà Talamanca ha risposto alle domande relative al progetto di razionalizzazione dell’uso degli spazi dell’edificio (utilizzato oltre che dal Liceo Colonna anche dalla scuola dell’infanzia Trento e Trieste) su cui il municipio è fortemente impegnato ma sul quale al momento ancora nessun protocollo è stato finora approvato e sottoscritto nonostante le ottime intenzioni di tutte le parti in causa. In ogni caso, anche avendo a disposizione le nuove aule, è stato ribadito dai genitori che non ha comunque alcun senso aumentare le sezioni dell’istituto da 7 a 9 quando questa maggiore disponibilità potrebbe invece significare una razionalizzazione degli spazi e quindi un migliore utilizzo degli stessi.

Un altro tema discusso quello relativo alla recente installazione da parte della scuola di telecamere a circuito chiuso senza aver dato preventiva informazione alle famiglie e soprattutto senza aver seguito, a quanto pare, il corretto iter procedurale:

  • Motivare la necessità dell’installazione con il verificarsi di fatti gravi, come per esempio reiterati atti di vandalismo;
  • Richiesta al Garante per la Privacy (anche considerando lo Statuto dei Lavoratori e le eventuali autorizzazioni da parte delle organizzazioni sindacali);
  • Comunicazione preventiva della volontà di installare le telecamere ai genitori, predisposizione avvisi, individuazione del responsabile dei dati, informazione su come saranno conservati e gestiti questi dati, chi potrà visionarli e dare tutte le garanzie che non siano attivate durante l’orario scolastico.

In molti hanno chiesto la rimozione delle telecamere ritenendo la loro installazione un atto illecito, immotivato e non prioritario rispetto alle esigenze di sicurezza dell’Istituto, indipendentemente dal fatto che siano spente attualmente, cosa peraltro di cui non si può essere certi.

Si è discusso poi anche del Centro di Ascolto sul quale sono state espresse molte critiche perché, nonostante le reiterate richieste da parte dei genitori, non è stato mai possibile ottenere dall’Istituto le informazioni indispensabili secondo i genitori. Infatti sul sito non è possibile ottenere informazioni circa il personale che viene a contatto degli studenti, il loro CV, chi è il responsabile dell’associazione che gestisce lo sportello, quali le credenziali  e la mission. Le informazioni ricevute con il volantino distribuito lo scorso anno e il testo sul vecchio sito della scuola, le attività sono di carattere psicologico e dunque non è chiaro come possa essere svolta tale attivtà da parte di una associazione di counseling, anche in funzione di una recente sentenza del TAR Lazio che chiarisce molto bene le attività e le competenze di psicologi e counselor.

Altri temi toccati dai genitori sono stati:

  • Scarsa apertura della scuola al territorio;
  • Non è inclusiva (da anni l’istituto non ha insegnanti di sostegno);
  • Non è promossa la partecipazione (gli “organi” del Comitato Genitori si sono addirittura dimessi);
  • Non è praticata alcuna didattica innovativa, certamente ostacolata dalla cronica carenza di spazi;
  • La continuità didattica non è una priorità e si somma ad un forte turn over dei docenti e alla mancata assegnazione delle cattedre ancora a dicembre;
  • Le modalità di richiesta di contributo volontario superano i limiti del consentito e sono di tipo ricattatorio;
  • I progetti di alternanza scuola – lavoro sono stati preparati senza una reale condivisione con gli studenti e non considerando le loro competenze didattiche, culturali e le loro aspirazioni personali.

In conclusione è stato deciso all’unanimità di scrivere una lettera agli organi competenti per riepilogare tutti gli elementi di messi in evidenza.

 

 

 

Precedente Lettera aperta a tutti i genitori dai loro rappresentanti in Consiglio di Istituto Successivo Lettera aperta del Presidente del Consiglio di Istituto del 23 maggio 2017