Libri autoprodotti e risparmio

Ogni anno le famiglie devono affrontare la spesa dei libri di testo, un peso economico che si aggira attorno ai 300€ annui. Sebbene il Ministero dell’Istruzione abbia preso delle contromisure per ridurre questo aggravio (tetti massimi di spesa, riduzione dell’IVA per materiale misto cartaceo/digitale), queste strategie non sembrano essere sufficienti per garantire il diritto allo studio sancito dalla Costituzione.

È qui che intervengono le scuole. Il MIUR ha finanziato i singoli istituti affinché comprassero i libri di testo, ceduti poi agli studenti attraverso un comodato d’ uso. Al giorno d’oggi, però, non sono tanti gli istituti che hanno attivato questa possibilità. Altri lo hanno fatto, in via sperimentale, assegnando i libri a chi più ne necessitava secondo una graduatoria basata sull’ ISEE.

Un’altra soluzione è rappresentata invece dall’autoproduzione dei libri di testo. Senza passare per le case editrici, quindi, ogni istituto può produrre i propri libri di testo in formato digitale. Sarà poi lo studente a decidere se stamparlo ad un prezzo irrisorio oppure salvarlo sul proprio eBook Reader o su un qualsiasi Tablet studiando direttamente sulla versione digitale.

Non è fantascienza, è la risposta ad un bisogno reale delle famiglie italiane. L’ ITIS Majorana di Brindisi, fra i primi a dotarsi di libri autoprodotti, è capofila e coordinatore della rete Book In Progress. Questa rete, ormai matura e capace di coprire gran parte delle materie insegnate, ha prodotto libri di testo adottati già da 11 scuole nel solo Lazio. Non è quindi necessario fare tutto da soli, è possibile lavorare con altre scuole aderendo a reti preesistenti. Laddove si preferisca la versione cartacea a quella digitale, l’acquisto di un libro costerebbe circa 5-6 €, contro i 30-40€ a cui siamo abituati.

Oltre a Book in Progress anche altri gruppi hanno deciso di lavorare per garantire un reale diritto allo studio a tutti: la community di appassionati Matematicamente ne è un esempio. I loro libri di testo (riguardanti matematica e scienze ma anche storia e arte) sono rilasciati sotto licenza Creative-Commons che ne permette la diffusione gratuita e la personalizzabilità. Quest’anno i loro manuali sono stati adottati da più di 56 istituti in tutta Italia.

Non tutti però sono favorevoli all’introduzione di libri autoprodotti nelle scuole: alcuni vedono infatti questa novità come un assassinio della formazione degli studenti. In effetti si pone il grande problema della validità dei contenuti proposti. Se i testi proposti alle case editrici devono prima passare al vaglio di una commissione di esperti che si suppone rimuova eventuali errori, con l’autoproduzione i manuali scolastici potrebbero più facilmente contenere inesattezze e refusi.

Questa critica, sebbene sia fondata, non tiene conto del fatto che il più delle volte i libri di testo vengono prodotti da collettivi di persone competenti in materia, per poi essere ancora corretti da altri docenti prima di essere pubblicati. Ad esempio la rete Book In Progress conta circa 800 professori impegnati nella stesura dei testi.
Attraverso la Peer Review gli errori potranno essere ridotti al minimo, senza per questo alzare i prezzi dei testi.

Per ulteriori informazioni rimandiamo a:
Book In Progress – Il Progetto
Matematicamente – Adozioni anno 2015/2016

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