Roma, 23 maggio 2017
Cari genitori, cari professori e cari studenti dei Licei Vittoria Colonna,
questa mia lettera forse non sarà breve ma vi prego di leggerla tutta ugualmente. Il mio mandato come rappresentante della componente genitori in Consiglio di Istituto (e come presidente in questo ultimo anno) sta per finire e sinceramente sono sollevato. È stata per me una delle esperienze più faticose e per molti versi amara della mia vita. Mi sono dovuto rapportare con una dirigenza ostile e sorda e, mi duole dirlo, con un corpo docente troppo spesso poco attento e ricettivo. Probabilmente la colpa sarà stata anche mia per non essere riuscito a farmi capire come avrei voluto.
Questo mio ultimo sfogo nasce dall’ennesima vicenda che dimostra quanto da me lamentato.
Per chi non ne sa nulla spiegherò per sommi capi la vicenda rimandando eventuali approfondimenti, per chi lo vorrà, agli allegati di questa mia lettera.
Mercoledì scorso 17 maggio ho partecipato ad una riunione presso la Direzione Tecnica del Municipio I invitato, in qualità di presidente del consiglio di istituto, dall’assessore Giovanni Figà-Talamanca. L’incontro aveva per tema lo scambio aule tra il Colonna e la Trento e Trieste del quale si parla da anni. Alla riunione hanno partecipato la Preside accompagnata dal Vice Preside e dall’Ingegnere Orlandi, i rappresentanti della Città Metropolitana, l’RSPP del Municipio, una mamma in rappresentanza dei genitori dei bambini della materna e altri soggetti interessati.
In questa riunione sono emersi elementi che facevano intravedere esiti poco felici per il Colonna (addirittura rischi di chiusura o doppi turni o ricorso ad una succursale) e ho voluto quindi scrivere una lettera aperta (in allegato) indirizzata alla Dirigente, ai membri del Consiglio di Istituto e al Collegio Docenti. Nella riunione infatti la DS aveva detto che il passaggio della proposta al Collegio Docenti era uno delle cose che doveva fare prima di poter dare la sua risposta definitiva. Nella mail con la quale ho inviato la lettera ho inserito in copia conoscenza gli indirizzi di posta elettronica dei membri del CdI che conoscevo e ho chiesto espressamente che venisse protocollata e trasmessa al Collegio Docenti. La lettera non conteneva neanche la mia opinione favorevole allo scambio aule espressa in qualità di rappresentante dei genitori nel corso della riunione in municipio ma voleva essere il mio contributo di informazione e trasparenza per dare modo ai docenti di esprimersi conoscendo i fatti.
Ebbene, oggi, 23 maggio, si è riunito il Collegio Docenti nel quale solo alla fine la DS ha posto in votazione non l’accettazione o meno della proposta del Municipio I ma una votazione sulla sua proposta di fare una succursale. Insomma solo succursale Si / succursale NO. Da quanto in mia conoscenza su 80 docenti circa 20 hanno votato a favore e circa 10 contro mentre la restante parte si è astenuta.
Trovo assolutamente scorretto da parte della DS non aver posto in votazione una questione così importante come la proposta di scambio aule del Municipio I, a prescindere da come poi, sulla base del libero confronto delle idee, il collegio di sarebbe potuto esprimere. Assolutamente scorretto anche il non aver diffuso il mio documento al riguardo che sarebbe potuto essere utile alla conoscenza di uno dei punti di vista, quello dei genitori da me democraticamente rappresentati.
Inoltre, cari Professori del Colonna che avete votato a favore della succursale e cari professori che astenendovi l’avete comunque fatta approvare, siete davvero convinti che una succursale sia una cosa positiva per una scuola? Sono sicuro sappiate che il personale ATA ad esempio rimarrà numericamente uguale e si dovrà dividere tra i due plessi. Che le difficoltà logistiche saranno tante e complesse. Per quanto ne sappia io una succursale è considerata solitamente una iattura e mi domando come siate stati convinti che invece sia una buona soluzione.
Comunque spero che per il Liceo Vittoria Colonna, splendida scuola nel centro di Roma, verranno presto tempi migliori.
Un cordiale saluto a tutti
Roberto Trasarti