Intervista a Giovanni Figà Talamanca

Il Comitato Genitori del Liceo Vittoria Colonna ha intervistato il Consigliere Giovanni Figà Talamanca che in questi anni si è sempre reso disponibile al confronto, a condividere informazioni e pareri, a dispensare consigli, senza reticenze e con trasparenza. Lo ringrazia anche per essersi prodigato per far ottenere al Liceo una nuova aula al 2 piano e che attualmente è assegnata alla classe 3B ( A.S. 2015/16)

1. Giovanni tu nella vita ti occupi di altro, sei docente all’Università, però sei stato eletto consigliere nel 1 Municipio e hai una grande esperienza di scuole innanzitutto come genitore, ma anche come presidente del consiglio di Istituto del Virgilio e della scuola Mazzini se non sbaglio, dunque hai una certa esperienza costruita sul campo delle problematiche legate alla gestione di una scuola pubblica. Circa il dimensionamento delle scuole del Municipio che situazione hai trovato? Che obiettivi ti sei dato e qual’è approccio che hai scelto? Sappiamo che hai sviluppato una serie di dati (che qui alleghiamo).

Appena insediati, abbiamo completato un ciclo di sopralluoghi nelle scuole, per conoscere da vicino la situazione di ciascuna. Nel nostro territorio ci sono oltre 30 scuole elementari e medie, e 27 scuole superiori, quasi tutte in situazioni di sovraffollamento e con evidenti criticità quanto allo stato degli edifici.
Abbiamo poi raccolto ed elaborato i dati delle iscrizioni degli ultimi 5 anni, per vedere l’evoluzione della popolazione di ogni scuola, confrontandole con i dati demografici.
Sono convinto che una pianificazione di lungo periodo, che consenta di pervenire ad un assetto stabile del sistema scolastico, adeguato ai bisogni del territorio, potrà dare un contributo importante anche alla qualità della scuola: stabilità del corpo docente, spazi adeguati per la didattica e per le attività

2. Nello specifico del Liceo Colonna tu sei venuto più di un anno e mezzo fa ad una nostra assemblea, su nostro invito, a spiegare qual’era la situazione (la coesistenza di scuola materna, scuola elementare e Liceo nello stesso complesso, il vincolo della soprintendenza su tutto lo stabile, la vendita di una parte, l’inagibilità di una porzione, l’occupazione abusiva dell’alloggio del custode, l’impossibilità di acceso al cortile grande, etc.). Ti andrebbe di sintetizzare per noi tutta la situazione per i genitori che sono appena arrivati al Liceo Colonna?

L’edificio di Via dell’Arco del Monte / via dei Giubbonari è uno dei più complessi, sul piano strutturale: la cinquecentesca “Casa Grande” dei Barberini certamente non è facile da adattare alle odierne esigenze di una scuola, e gli interventi più recenti di rimaneggiamento e sopralevazione, spesso di mediocre qualità edilizia, hanno reso anche più difficile la situazione. Il Municipio ha portato a termine in somma urgenza un intervento di demolizione e ricostruzione dei solai di copertura dell’ala prospiciente via dei Giubbonari per far fronte ad un’emergenza, ma gli interventi urgenti sono ancora molti e molto onerosi.

3. La richiesta che l’Istituto ha fatto al Municipio e alla Provincia (ricordiamo che l’edilizia dei Licei dipende dalla Provincia e non dal Comune)  e che noi abbiamo appoggiato, è stata di maggiore spazio all’interno dello stabile e di poter utilizzare in alternanza con la scuola elementare Trento e Trieste il cortile grande. Alla luce dei dati che hai elaborato e del dibattito che hai sviluppato con tutti i dirigenti delle scuole del Municipio in tutto questo tempo, che scenari puoi suggerirci per l’acquisizione di nuovi spazi del Liceo Colonna? E in che tempi?

L’analisi della struttura demografica del territorio ci ha consentito di prevedere una flessione del fabbisogno per la scuola materna, e conseguentemente ci ha condotto a ridimensionare la scuola portandola a due sole sezioni. Con questi numeri, diventa possibile ricollocare la materna al piano terra. Questo permetterà innanzitutto di mettere a punto un progetto di adeguamento antincendio dell’edificio, che la presenza della scuola dell’infanzia al terzo piano rendeva impraticabile. In prospettiva, potrà inoltre consentire, credo, di cedere gli spazi liberati al Liceo Vittoria Colonna. E’ importante però che la disponibilità di aule non porti ad una crescita incontrollata delle iscrizioni del Liceo, perché si riproporrebbero rapidamente le stesse criticità cui assistiamo oggi. Anche per questo abbiamo chiesto per il prossimo anno l’attivazione di una sezione di liceo linguistico all’Istituto Leonardo da Vinci, che potrà contribuire ad alleggerire la pressione su Vittoria Colonna, Virgilio e Machiavelli.

Devo anche dire che lo spostamento della materna al piano terra richiede lavori di riqualificazione che dovranno essere progettati, finanziati ed eseguiti: visti i tagli di bilancio che hanno subito gli enti locali e considerata l’attuale situazione politico istituzionale del Comune, non sarà facile giungere a questo risultato nel corso del 2016. Ci stiamo comunque lavorando, in sinergia con la Provincia (oggi Città Metropolitana).

4. Tu quest’anno hai fatto in maniera tale che il nostro Liceo potesse usufruire temporaneamente di un’aula in più e per questo sono stati eseguiti anche dei lavori durante l’estate per mettere in collegamento la nuova aula con il Liceo. E’ stato complicato? Questa prima acquisizione è un primo tassello per altre future?

Considerato che per il corrente anno scolastico il Liceo si trovava con una classe in più rispetto all’assetto ottimale (ci sono attualmente 8 quinte, mentre negli ultimi anni si sono sempre formate 7 sezioni) abbiamo chiesto alla elementare Trento e Trieste di concedere in “prestito” un’aula, che è stata resa accessibile dal lato del liceo aprendo una porta in un tramezzo. L’impegno è di restituire l’aula il prossimo anno, stabilizzando l’organico del liceo su un numero di classi compatibile con gli spazi assegnati, ed è importante che questo impegno sia rispettato perché la fiducia reciproca tra le scuole possa consolidarsi, soprattutto se la scuola elementare dovesse formare, a fronte dell’unica quinta in uscita, due prime (come negli ultimi due anni). In effetti, considerando il numero dei bambini di 4 e 5 anni residenti nella zona, è molto probabile che questo avvenga.

Di fatto, la possibilità di offrire nuovi spazi al Liceo dipende dalla disponibilità dei fondi necessari per riqualificare i locali da destinare alla materna al piano terra. In attesa della nuova Giunta capitolina, non ci resta che sperare in un aiuto dalla Città Metropolitana, con cui abbiamo già in programma un sopralluogo congiunto.

Confermo che questo è il progetto per il futuro: materna al piano terra, in diretta comunicazione con il cortile; aule del terzo piano che potranno essere rese disponibili per il Liceo. La spettacolare altana del quarto piano con la relativa terrazza potrà invece restare come spazio disponibile per entrambe le scuole, da condividere con la città e con la comunità territoriale.

5. Rispetto alla possibilità di utilizzare in condivisione il cortile grande, sei possibilista?

La mia impressone che sino ad oggi uno dei problemi sia stata l’eccessiva pressione che il Liceo ha esercitato sulle altre scuole (elementare e materna) con cui l’edificio è condiviso: pressione che può aver provocato una reazione di tipo difensivo.

E’ importante sottolineare che la scuola elementare e la scuola materna rappresentano tuttora un presidio irrinunciabile sul territorio. Abbiamo già pianificato il loro ottimale dimensionamento per i prossimi anni, in funzione della consistenza demografica del bacino di utenza.

Se il Liceo accetterà di assestarsi su numeri compatibili con gli spazi disponibili, potranno venire meno i timori di una “politica espansionistica”, che hanno reso tutto più difficile. Per il Municipio la collaborazione tra le scuole e la condivisione degli spazi sono sempre stati obiettivi prioritari, continueremo a lavorare in questo senso. Di sicuro il “prestito” in atto dell’aula per il Liceo è la testimonianza di un nuovo clima e spero di un nuovo corso nei rapporti tra le due scuole.

Certo, quando riusciremo a spostare la scuola materna al piano terra dovremo probabilmente riservare il cortile ai bambini. In compenso potrebbero passare al Liceo le terrazze del terzo piano oggi utilizzate dalla materna.

6. Secondo la tua esperienza, pensi che si potrà trovare una soluzione per il superamento delle barriere architettoniche in un edificio storico e vincolato, ma soprattutto così articolato nella sua struttura interna?

Credo che, se riusciamo a contenere l’affollamento dell’edificio con una programmazione sostenibile delle iscrizioni, sarà possibile anche completare il progetto di prevenzione incendi. Di certo le risorse che saranno necessarie per realizzarlo sono molto ingenti. Possiamo solo sperare che la scuola e l’edilizia scolastica siano davvero considerate quali priorità da parte delle istituzioni, a partire dal Governo nazionale. Qualche primo passo si è fatto, ma siamo ancora molto lontani da quanto ci occorrerebbe.

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