Dislessia

ognuno è un genioSpesso è questo, purtroppo, il primo approccio con la dislessia ed i DSA in genere: si ritengono i bambini ed i ragazzi non capaci perché si fa loro una richiesta inadeguata.

Ognuno di noi ha delle abilità diverse.

I dislessici hanno meno sviluppata quella parte del cervello che sovraintende alla lettura, scrittura, far di calcolo; almeno secondo quello che prevede lo standard attualmente utilizzato dalla società contemporanea. In effetti 300/400 anni fa solo una minima parte della popolazione sapeva leggere e scrivere ed i dislessici non c’erano perché non venivano richieste queste capacità. Così tra 50/100 anni saper leggere un testo scritto forse sarà una capacità superflua, perché i nostri super-micro-pc faranno questo per noi, depositando le info direttamente nel nostro cervello.

Ma ora andiamo con ordine

Cos’è la dislessia?

“I DSA sono disturbi del neurosviluppo che riguardano la capacità di leggere, scrivere e calcolare in modo corretto e fluente. Sono di diverso tipo, i principali sono:

  • DISLESSIA: disturbo specifico della lettura che si manifesta con una difficoltà nella decodifica del testo (… lentezza e imprecisione nella lettura)
  • DISORTOGRAFIA: disturbo specifico della scrittura che si manifesta con difficoltà nella competenza ortografica e nella competenza fonografica (errori ortografici nella scrittura, mancato riconoscimento dei fonemi, delle doppie, degli accenti, …)
  • DISGRAFIA: disturbo specifico della grafia che si manifesta con una difficoltà nell’abilità motoria della scrittura (grafia brutta, spesso poco comprensibile, discontinua, …)
  • DISCALCULIA: disturbo specifico dell’abilità di numero e di calcolo che si manifesta con una difficoltà nel comprendere e operare con i numeri

Potete approfondire tutti questi temi sul sito dell’Associazione Italiana Dislessia (AID) http://www.aiditalia.org/it/ che opera egregiamente per sostenere le famiglie e dare ai ragazzi tutti gli strumenti necessari al loro sviluppo scolastico e personale.

E’ grazie all’associazione se nel 2010 e’ stata finalmente approvata la prima legge in materia (Legge 170 – 8 ottobre 2010): “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico che in sintesi:

  • riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia quali disturbi specifici dell’apprendimento “Che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana”. (Art. 1)
  • tutela il diritto allo studio dei ragazzi dislessici, permettendo loro di “fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica nel corso dei cicli di istruzione e formazione e negli studi universitari.” (comma 1)
  • dà alla scuola un’opportunità per riflettere sulle metodologie da mettere in atto per favorire tutti gli studenti, dando spazio al loro vero potenziale in base alle loro peculiarità.

Tra i principali effetti della legge:

  • diritto per ogni studente con diagnosi DSA di redazione di un PDP (Piano Didattico Personalizzato), progetto educativo e didattico personalizzato, condiviso fra Docenti, Istituzioni Scolastiche, Istituzioni Socio-Sanitarie e Famiglia, che, in funzione alle potenzialità dell’alunno, definisce tutti i supporti e le strategie che possono portare alla realizzazione del successo scolastico degli alunni DSA. Deve essere definito e firmato dalla scuola e dai genitori entro il primo trimestre scolastico e deve contenere:
    • i dati anagrafici dell’alunno
    • la tipologia del disturbo
    • le attività didattiche personalizzate
    • gli strumenti compensativi
    • le misure dispensative
    • le forme di verifica e valutazione personalizzate.

Particolarmente importante il PDP per i ragazzi dell’ultimo anno, in quanto l’alunno ha il diritto di utilizzare gli strumenti compensativi e dispensativi concordati ad inizio anno nel PDP, senza eccezioni, anche durante l’esame di Stato.

  • CORSI DI FORMAZIONE per gli insegnanti per diffondere la conoscenza della problematica e soprattutto per dare agli insegnanti gli strumenti giusti per gestire studenti con DSA.

Tra gli strumenti compensativi e’ bene considerare i libri digitali. Oggi la maggior parte dei testi scolastici prevede una versione digitale scaricabile da internet oppure delle integrazioni su CD. Oltre a questo, già da alcuni anni, l’AID ha ideato il progetto della Biblioteca digitale per i dislessici “Libroaid” (finanziato anche dalla Fondazione Telecom Italia), che permette di scaricare GRATUITAMENTE il formato PDF dei testi scolastici, da poter utilizzare sui tablet, leggere con gli opportuni sw, etc …

Infine, parliamo di DIAGNOSI.

Quando un genitore sospetta di avere un figlio dislessico che fare? A chi rivolgersi? Di norma, dovrebbero essere pediatra e insegnanti a valutare le problematiche del ragazzo ed ad indirizzare, se serve, verso una valutazione diagnostica. Purtroppo, non sempre la valutazione e’ tempestiva ed il ragazzo può arrivare fino al liceo senza una diagnosi.

Anche se si può avere una valutazione certa già dalla seconda elementare, non e’ mai troppo tardi, nel dubbio potete rivolgervi al Servizio Tutela della Salute Mentale e Riabilitazione in Età Evolutiva o all’Unità operativa di Neuropsichiatria Infantile della propria ASL (le liste di attesa sono ora di qualche mese) oppure a specialisti privati (considerate però che per la scuola la valutazione di DSA deve essere prodotta da una struttura pubblica o equiparata, quindi valutate anche questo prima di richiedere la valutazione). Le sedi locali dell’AID sapranno darvi tutte le indicazioni necessarie.

In ogni caso la diagnosi deve essere fatta da specialisti esperti mediante specifici test standardizzati e condivisi, per valutare: intelligenza, capacità di scrittura, di lettura, di calcolo e comprensione del testo. La relazione conclusiva conterrà i risultati dei singoli test, in base ai quali verrà redatta l’eventuale diagnosi del disturbo specifico dell’apprendimento individuato e le strategie da adottare per migliorare l’approccio a beneficio del ragazzo.

Anna Rita Graziani

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