25-11-2015 – Situazione a scuola – Comunicato degli studenti

Abbiamo ricevuto questo comunicato da parte degli studenti che pubblichiamo così come lo abbiamo avuto.

La situazione a scuola è in questo momento in evoluzione e vi terremo aggiornati sugli sviluppi.

Il Comitato Genitori

 

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COMUNICATO DEGLI STUDENTI
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Sono stati giorni difficili. Non neghiamo che a volte abbiamo addirittura pensato di lasciar perdere, di lasciar correre, ma non ci è stato possibile. I provvedimenti presi in questi ultimi mesi ci toccano in prima persona, spingendoci a prendere in mano la situazione e giocarci tutto ancora una volta. La legge 107, la “Buona Scuola” è passata nel silenzio generale. Mentre tutti erano alle prese con gli esami di maturità, si sono approvate delle misure che hanno deformato l’istituzione scolastica,  rendendola sempre più chiusa e vuota, impoverendone la didattica e favorendo una distinzione tra i vari istituti che implicherebbe una discriminazione tra studenti di serie A e di serie B. Una scuola che obbliga gli studenti ad abbassare le proprie aspettative. Una scuola nella quale tutti gli organi sono ridotti al solo potere consultivo, a causa del concentrarsi, in misura sempre più preoccupante, del potere decisionale nelle mani del preside.
Noi che sappiamo cosa voglia dire avere un dirigente non disponibile al dialogo, chiuso, che da anni non fa altro che dimostrare che le opinioni di noi studenti valgono poco o niente, esattamente come quelle dei docenti,
Noi che per anni abbiamo provato a costruire qualcosa partendo da noi stessi, da quegli studenti che dimostravano di voler cambiare qualcosa davvero, anche se spesso senza nessun riscontro da parte della scuola.
Noi che abbiamo sbagliato molte volte, ma sempre abbiamo imparato dai nostri errori,
proprio Noi, ancora una volta, sentiamo la necessità di muoverci, di fare qualcosa per noi stessi e per i docenti che come noi vivono in un clima di austerità tutti i giorni.
Sentiamo la necessità di urlare a gran voce come gli scorsi anni che questa è La Nostra Scuola, la scuola di tutti gli studenti, tutti i docenti e i collaborati che la vivono giorno dopo giorno. Di tutti quei genitori che si sono sempre dimostrati più che disponibili a darci una mano per farci crescere e creare per noi stessi e tutti gli altri un futuro migliore, dandoci anche strumenti che la scuola purtroppo non era in grado di darci.
Questa scuola è nostra e vogliamo dimostrarlo, a modo nostro, come abbiamo sempre fatto.
Venerdì abbiamo avuto dei problemi di organizzazione, lo abbiamo riconosciuto; accettare il progetto di autogestione, forse è stata l’illusione più grande.
Come abbiamo detto vogliamo dimostrare a modo nostro, la rabbia che abbiamo dentro perché non veniamo ascoltati, ma sempre messi a tacere con piccoli contentini (quando va bene) o addirittura ignorati e la nostra voglia di costruire cose nuove, senza essere imbrigliati in promesse che mai fino ad oggi sono state mantenute.
Per questo oggi abbiamo deciso di riprenderci la nostra scuola, sappiamo quello che stiamo facendo e sentiamo la necessità di farlo.
Quindi vorremmo chiedere scusa a tutti quei professori che ci hanno sempre appoggiato e che ancora una volta siamo costretti a tagliare fuori dalle nostre proteste perché ci siamo resi conto che protestare insieme dentro scuola non è possibile.
Chiediamo scusa e speriamo che comprenderanno le nostre motivazioni, non potevamo continuare un progetto con il quale non saremmo mai riusciti a dimostrare le nostre criticità e le nostre proposte, in quanto era un progetto creato e supportato proprio dalla componente della nostra scuola che noi andiamo a criticare. Vi chiediamo di essere ancora una volta comprensivi e di credere in noi.
Noi vogliamo crescere e avere delle opportunità che non ci vengono offerte, quindi ce le riprendiamo A MODO NOSTRO.

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2 commenti su “25-11-2015 – Situazione a scuola – Comunicato degli studenti

  1. Sono giovani dovrebbero avere idee nuove e metodi nuovi di fare e cambiare le cose. Invece si girano indietro verso il passato, verso modi di protesta antiquati che ormai hanno fatto il loro tempo e senza peraltro apprezzabili risultati, riempendosi la bocca di vecchi stereotipi e frasi fatte. Il tutto fa sembrare la protesta una routinaria vacanza di fine novembre.

  2. fabrizio il said:

    Ma qualcuno è riuscito a parlare con i ragazzi? Non credete che sia il caso di organizzare un incontro con loro?
    Non per imboccarli sul cosa fare, ma per capire “COSA VOGLIONO FARE” , per cercare di dargli qualche consiglio visto il momento di confusione che stanno attraversando.
    Per cercare di trovare “insieme” un modo anche per ricompattare gli studenti che in questo momento sono abbastanza divisi.

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